I bambini persi
Nelle notti nei boschi
i bambini persi chiamavano
per essere trovati.
Non c'erano le stelle?
Le stelle erano gli occhi dei lupi.
Non c'era la luna?
La luna era le fauci dei lupi.
I bambini persi erano spaventati?
Sì, chiamavano tanto.
Svegliavano gli animali addormentati.
Vivian Lamarque
da “Il signore degli spaventati”,1992
Ho sviluppato competenza nella psicodiagnosi dei disturbi evolutivi, nell'utilizzo del gioco come strumento di terapia, nell'osservazione del bambino (anche nella fascia di età 0-5 anni) e della relazione con la principale figura di attaccamento. In particolare sono state rilevanti l'esperienza della “psychoanalytic infant observation” e la collaborazione ad un progetto di neuropsichiatria infantile sul follow-up dei neonati prematuri in cui ho seguito lo sviluppo psicomotorio e cognitivo dei bimbi e la dinamica della relazione madre-bambino. Ho poi approfondito la psicodiagnosi e la clinica del trauma infantile.
Mi occupo del trattamento delle difficoltà evolutive che si manifestano, a vari livelli, attraverso:
"crisi" di rabbia, di ansia, disagio nella relazione con i pari e/o con gli adulti, conflittualità espresse nel rapporto con i genitori,con gli insegnanti, difficoltà nel rendimento scolastico, sintomatologia psicosomatica, rapporto difficoltoso con il cibo, disturbi del sonno, paure specifiche, comportamenti aggressivi, oppositivi, insicurezza, timore di sbagliare, tendenza alla rinuncia, al ritiro e all'evitamento (nelle relazioni e/o di fronte alle cose nuove da imparare).
I miei interventi includono colloqui di consulenza con i genitori e sostegno alla funzione genitoriale; fase di consulenza con il bambino, eventuali approfondimenti psicodiagnostici e percorsi di psicoterapia psicodinamica attraverso il gioco.
Il periodo che va dagli undici ai diciotto anni segna il passaggio all'età adulta ed è una fase di transizione e cambiamenti che implica compiti evolutivi molto impegnativi per i ragazzi e per la famiglia.
In particolare le problematiche e le conflittualità che emergono in questo periodo riguardano modificazioni complesse a tutti i livelli: biologico, corporeo, sessuale, intellettuale, affettivo-emotivo, sociale.
Per questo l'adolescenza è un processo caratterizzato da una serie di "lutti", legati alla perdita delle rappresentazioni, dei vissuti e dei legami del periodo infantile, necessari per transitare verso una definizione di sè e andare verso la costruzione della propria identità e autonomia.
Molteplici possono dunque essere le manifestazioni di disagio e sofferenza in questa fase evolutiva, dal rapporto con il corpo, ai cambiamenti di umore, ai vissuti di tristezza es solitudine, le difficoltà scolastiche, le conflittualità familiari, con i pari, con gli insegnanti. Questa fase di crescita dei figli può "mandare in crisi" gli equilibri familiari poichè comporta una modificazione del ruolo genitoriale.
Effettuo interventi di consulenza e sostegno alla funzione genitoriale e percorsi di psicoterapia psicodinamica individuale, a breve, medio e lungo termine per accompagnare i ragazzi nei passaggi per loro troppo dolorosi o difficoltosi da attraversare da soli.