Dott.ssa Monica Nisticò
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA 
​PADOVA

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stava lì nel suo sorriso

a guardar passare il tram

vecchia pista da elefanti

stesa sopra a un macadam"

 

"Prendi il primo pullman via..

tutto il resto è già poesia"

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Guardar passare il tram

 

 

Un bellissimo brano di Paolo Conte, “Sparring Partner”, sembra farsi metafora di storie di chi, sulla difensiva, “sta a guardare il tram” della vita che passa.

Lo Sparring partner è "un pugile/atleta da allenamento", è il pugile anziano che allena, quello che si difende più di tutti. Ma fuori dal ring, nella giungla della vita, chi è lo sparring partner, cosa ha difeso per tutta la vita? 

 

“è un macaco senza storia

dice lei

di lui”

 

La melodia del pianoforte è avvolgente come un'onda da cui ci si lascia portare attraverso un tempo che sembra non dover passare. Ma lo sparring Partner ha quarant'anni ormai e i suoi sono guanti bui in cui si perdono le sue vittorie.

 

"Ma il suo sguardo è una veranda

Tempo al tempo e lo vedrai

Che si addentra nella giungla

No, non incontrarlo mai"

 

Una poesia, quella di Conte, pungente e malinconica, come è a volte la consapevolezza che ci porta a fare i conti con le realtà che vorremmo evitare. 

 

"Stava lì nel suo sorriso

a guardar passare il tram

vecchia pista da elefanti

stesa sopra a un macadàm"

 

Cosa ci vuole per prendere quel tram? Cos'è quel sorriso dello sparring partner?

L'immaginazione e il sogno sono sullo sfondo; la vecchia pista di elefanti e il macadàm, la realtà che si mescola con la fantasia. 

 

"Sono un vecchio sparring partner
e non ho visto mai
Una calma più tigrata
più segreta di così"

 

La calma tigrata e segreta, il desiderio, una giungla misteriosa in cui smarrire lo sguardo.

 

"prendi il primo pullman via,

tutto il resto è già poesia"

 

 

Scrive Thomas Ogden in vite non vissute: 

 

ci sono modi importanti in cui non siamo capaci di essere vivi nelle nostra esperienze, che sia l'esperienza della gioia, o la capacità di amare uno o tutti i nostri bambini, o la capacità di essere abbastanza generosi da rinunciare a qualcosa di molto importante per noi (…) o semplicemente sentirsi vivi nel mondo che ci circonda e dentro di noi. (…) Ciascuna di queste limitazioni è un aspetto della vita non vissuta che non abbiamo potuto sperimentare e continuiamo a non farlo.

Abbiamo tutti le nostre particolari aree di esperienza che non siamo stati in grado di vivere, e viviamo alla ricerca di queste esperienze perdute, queste parti perdute di noi stessi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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